THE BEE'S PATH

Bassam Abou Diab/Beirut Physical Lab (LB)

22 giugno | ore 19:00 > 21:00
Parco Tor Tre Teste Alessandrino

punto di ritrovo Teatro Biblioteca Quarticciolo
Per raggiungere il luogo di spettacolo è previsto un percorso a piedi di circa 20 minuti. Si consiglia un abbigliamento comodo.

L’evento è preceduto da un laboratorio condotto da Bassam Abou Diab il 21 giugno dalle 16:00 alle 19:00 presso il Teatro Biblioteca Quarticciolo.

Progetto speciale 2024

The Bee’s Path è una testimonianza del potere dell’arte nella protesta libanese, un viaggio nella memoria della rivoluzione del 17 ottobre, in cui cinque artisti si riuniscono per raccontare le loro storie di sfida attraverso la musica dal vivo, il canto e la danza.
Uno spettacolo partecipativo di danza e musica, progettato appositamente per Fuori Programma e pensato per svolgersi senza soluzione di continuità tra la borgata Quarticciolo e il Parco Tor Tre Teste Alessandrino. Un percorso suddiviso in quattro atti che richiama la forza collettiva degli sciami cui rimanda il titolo “Il percorso dell’ape”. Il progetto speciale dell’artista è preceduto da un workshop aperto a tutti e tutte sulle musiche e le danze tradizionali libanesi, coinvolgendo la cittadinanza ad una partecipazione attiva durante la performance.

Atto 1: “درب الھوا” (Parata dell’aria)

Un viaggio musicale radicato nelle storie e nel folklore libanese rievoca i momenti iniziali della Rivoluzione del 17 ottobre 2019. La collettività è invitata a partecipare ballando e cantando, immergendosi nell’esperienza condivisa di espressione culturale e ribellione, guidata da due percussionisti, un suonatore di Mezmar (flauto arabo) e Samah, voce narrante che suona la fisarmonica.

Atto 2: Eternal 

Il percorso conduce ad assistere alla performance Eternal che concepisce il corpo danzante come strumento di ribellione contro sistemi politici autoritari. Eternal incarna i gesti e le tensioni della Primavera araba, un moto dissidente ai sistemi sociali e politici in Medio Oriente e Nord Africa. Movimenti ritmici e sincronizzati creati contro l’autorità a cui ci si oppone. Cosa succede se questi gesti sono astratti dal loro contesto? Qual è il loro rapporto con la musica e i canti rivoluzionari? Sequenze di danza ribelle all’autorità del Grande Fratello.

Atto 3: قفير  “Hive” (Concerto) 

Un concerto del duo Ali Hout e Samah Boulmona che, vivendo tra Roma e Beirut, presenta una sequenza di brani arabi, popolari e classici appresi nel loro percorso musicale, concedendosi uno spazio per sperimentare sia in acustico che con diversi effetti elettronici. 

Atto 4:  هيصة (Party)

Il concerto si trasforma in una celebrazione collettiva che ci trascina nella frenesia di balli e canti del folklore e della musica pop libanese, ispirata allo spirito celebrativo del paese.

Crediti

Di e con: Bassam Abou Diab
Assistente alla regia, Band Manager, Percussionista e Performer: Ali Hout
Performer, cantante, musicista: Samah Boulmona
Musicisti: Pier Sante Felconi, Federico Pascucci, Jacopo Schiavo
Produzione: Beirut Physical Lab

Bassam Abou Diab

Formatosi presso l’Università libanese, è un artista di danza contemporanea e folkloristica. Ha lavorato per diversi anni come danzatore nella compagnia del coreografo libanese Omar Rajeh. Nel 2010 e 2011 era uno dei giovani artisti selezionati per il progetto Takween, dove ha lavorato con coreografi come Marcel Leemann, Emilyn Claid, Thierry Smith, Luc Dunberry, Marco Cantalupo, Anani Dodji Sanouvi, Radhouane El Meddeb, Jens Bjerregard, Kristina De Chatelle, Damien Jalet e Franceso Scavetta. Negli anni successivi ha iniziato la carriera di coreografo e ha presentato le sue opere in Libano (Moultaqua Leymoun Platform) e in Europa. Nel 2017 ha partecipato alla prima edizione del progetto italiano Focus Young Arab Choreographers. Bassam si è anche esibito in spettacoli teatrali icon registi come Ossama Halal, Rouaida al Ghali, Badih Abou Chakra e Malek Andary.

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