Quante traiettorie può disegnare una stessa comunità nel tempo e nello spazio? Quante e quali umanità possono attraversare lo stesso paesaggio ridisegnandone i colori, il sentire e le identità? Fuori Programma prova a rispondere a queste domande mettendo in discussione anche la propria identità, concependo la dimensione del Festival non come un’organica selezione di spettacoli, quanto piuttosto comespazio esploso in un tempo disteso che lascia tempo alla riflessione, alla creazione artistica, all’errore, un dispositivo di cerniera tra diverse comunità: quella artistica, quella di spettatori e spettatrici, quella dei festival partner, delle istituzioni e delle diverse realtà municipali della città di Roma. Lo sguardo programmatico mira alla genesi di un organismo vivo e mobile, una comunità in transito appunto, verso un territorio da riscrivere collettivamente, in accordo con un sentire contemporaneo che stimoli a ibridare funzioni e competenze e che reinterpreti “po-eticamente” i luoghi che ospitano la manifestazione rendendoli protagonisti assieme ai processi artistici e ai pubblici di un disegno di rinascita, mai come oggi necessario per ogni comunità.
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Il progetto è vincitore dell' Avviso pubblico Estate Romana 2020-2021-2022