IN-CANTI

in-canti
Ph: Totentanz. Morgen ist die frage / Marcos Morau-La Veronal ph. Albert Pons

Fuoriprogramma compie 10 anni! Un traguardo importante per riflettere sul ruolo di un festival in relazione alle comunità, artistiche e spettatoriali che lo attraversano. Per celebrare un decennio di piccoli incanti, seminati in luoghi nascosti e d eccezionali della città di Roma, ci piacerebbe condividere un sentimento di fiducia nella forza collettiva, un incondizionato slancio a costruire insieme un domani, che attualmente sembra avere contorni tremanti. Allora l’incanto è il filo conduttore che tiene insieme il vasto respiro delle proposte artistiche di questo anno, un percorso di performance, progetti site-specific, installativi e sonori, che ambiscono a suscitare una visione affascinata e perdutamente appassionata della realtà. Un verbo, incantare, inteso come possibilità di condividere uno spazio-tempo guidati dal desiderio di riappropriarci delle frequenze utopistiche dell’immaginazione. Un sostantivo, che emana la sensazione vibrante tra il sogno e la veglia, la meraviglia della riscoperta, il sintonizzarsi con gli ecosistemi che ci coesistono, l’inebriarsi dell’invisibile e dell’incerto.
Come scrive la studios a Stefania Consigliere “L’incanto è scomparso dalle nostre vite. Chi si azzarda a menzionarlo è subito squalificato come ignorante o folle. Suscita sospetto, però,
che il tabù dell’incanto entri in azione proprio quando il processo storico della modernità comincia a produrre spettri e incubi su scala industriale”.

In contrapposizione alla disillusione che conduce all’immobilità, evochiamo allora un sentire folle, spericolato, in un perpetuo moto che si disperda in diverse traiettorie del possibile, che prenda il posto della decostruzione priva di rilancio. I nostri In-canti sono una tensione verso la sospensione temporanea della logica, non tanto per riposare nella seduzione spettacolare, quanto per ritrovare, come comunità, la forza propulsiva di reinventare insieme nuovi mondi, travolti dall’odore ineffabile di un canto, quella materia sonora non visibile, impalpabile, che ci circonda e che, tra l’altro, accomuna molte delle proposte artistiche in programma con musica dal vivo. Incantiamoci.

Fuori Programma è un progetto di ORBITA|Spellbound Centro Nazionale di Produzione della Danza
Con il contributo di Ministero della Cultura, Regione Lazio, Acción Cultural Española (AC/E) attraverso il Programma per l’Internazionalizzazione della Cultura Spagnola (PICE), nell’ambito del Mobility grant.
In collaborazione con ATCL, Teatro di Roma–Teatro Nazionale, Teatro Biblioteca Quarticciolo
Patrocinato da Município V, Município XI, Instituto Cervantes

Primi Tempi è in co-realizzazione con Dominio Pubblico in collaborazione Avvertenze Generali
Brother to Brother-dall’Etna al Fujisite specific version di Roberto Zappalà/Compagnia Zappalà Danza & Munedaiko è realizzato in collaborazione con Amat/ Civitanova Danza
Veduta>Roma di Michele Di Stefano e Lorenzo Bianchi Hoesch/mk è realizzato con il patrocinio di Roma Capitale.

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